La Dr.ssa Pace Serena si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Chieti nel 1985 con il massimo dei voti; si è poi specializzata in Oftalmologia presso l'Università degli Studi di Ancona nel 1990, sempre con il massimo dei voti.
Attualmente opera a Montesilvano, in provincia di Chieti e in provincia dell'Aquila.
Dopo la specializzazione in Oftalmologia, ha iniziato la propria attività come libero professionista, aprendo un proprio ambulatorio specialistico.
Nel 1998, è diventata titolare di incarico a tempo indeterminato come specialista ambulatoriale oculista presso le sedi INAIL dell'Aquila, incarico che oggi non ricopre più all'Aquila, ma nelle sedi INAIL di Sulmona, Chieti e Pescara.
Nel 2005 è diventata titolare di incarico a tempo indeterminato come specialista ambulatoriale oculista presso la A.S.L. di Avezzano-Sulmona e precisamente presso il D.S.B. (distretto sanitario di base) di Castel di Sangro; lo stesso tipo di incarico ricopre, a partire dal 2011, anche nel D.S.B. (distretto sanitario di base) di Sulmona.
Nel 2022 ha lasciato il D.S.B. di Castel Di Sangro per prendere servizio presso il D.S.B. di Pratola Peligna, mantenendo l'incarico a Sulmona.
Attualmente opera a Montesilvano, in provincia di Chieti e in provincia dell'Aquila.
Dopo la specializzazione in Oftalmologia, ha iniziato la propria attività come libero professionista, aprendo un proprio ambulatorio specialistico.
Nel 1998, è diventata titolare di incarico a tempo indeterminato come specialista ambulatoriale oculista presso le sedi INAIL dell'Aquila, incarico che oggi non ricopre più all'Aquila, ma nelle sedi INAIL di Sulmona, Chieti e Pescara.
Nel 2005 è diventata titolare di incarico a tempo indeterminato come specialista ambulatoriale oculista presso la A.S.L. di Avezzano-Sulmona e precisamente presso il D.S.B. (distretto sanitario di base) di Castel di Sangro; lo stesso tipo di incarico ricopre, a partire dal 2011, anche nel D.S.B. (distretto sanitario di base) di Sulmona.
Nel 2022 ha lasciato il D.S.B. di Castel Di Sangro per prendere servizio presso il D.S.B. di Pratola Peligna, mantenendo l'incarico a Sulmona.
Quando è consigliabile una visita
Una visita oculistica è consigliata dalla Dott.ssa Pace nei primi anni di vita , per escludere patologie dell'età pediatrica che, se non diagnosticate e curate in tempo, possono compromettere irrimediabilmente la funzione visiva, determinando la condizione nota come "ambliopia" o "occhio pigro"; nell' età dell'adolescenza (molti difetti refrattivi si rendono manifesti proprio in età puberale o post-puberale), e in età adulta , per curare difetti della vista e disturbi legati all'attività lavorativa (es. videoterminalisti), ma anche per scoprire patologie a carattere sistemico, proprie dell'età adulta, spesso misconosciute e rivelate casualmente attraverso una visita oculistica.Perché effettuare una vista oculistica
Una visita oculistica, a volte effettuata per disturbi non rilevanti, può svelare alcune patologie oculari molto pericolose per la vista, ecco alcuni esempi:- Il glaucoma (eccessivo innalzamento della pressione oculare) è forse la patologia che più di tutte può passare inosservata: nella sua forma più comune (glaucoma cronico semplice), infatti, non dà disturbi che possano essere avvertiti dal paziente e giorno dopo giorno, se non diagnosticato e trattato, porta all'atrofia del nervo ottico e quindi alla cecità. Soltanto le forme di glaucoma acuto (ad angolo chiuso), provocando un notevole rialzo della pressione oculare, possono essere avvertite dal paziente, ma sono una percentuale minore.
- L'esame del fundus oculi permette di rilevare una retinopatia diabetica o ipertensiva, espressione a livello retinico di patologie a carattere sistemico (rispettivamente il diabete mellito e l'ipertensione arteriosa sistemica) a volte misconosciute; capita spesso, infatti, che la prima diagnosi di queste malattie sia fatta proprio dall'oculista che esamina il fondo dell'occhio e naturalmente, prima si fa la diagnosi, prima si interviene sulla malattia di fondo e sulle sue conseguenze a livello oculare, evitando così la compromissione irreversibile della funzione visiva.
- La maculopatia senile è tra le principali cause di cecità nella popolazione anziana dei paesi occidentali; la sua diagnosi precoce e il suo trattamento tempestivo (anche mediante un'appropriata terapia farmacologica di prevenzione qualora si intravedano segnali di allarme) permette di ridurre il danno e preservare a lungo una buona qualità della visione.
- Di fondamentale importanza è poi l'esame dell'apparato visivo nella prima infanzia, per diagnosticare difetti refrattivi o patologie oculari dell'età pediatrica (cataratte congenite, strabismi, glaucoma congenito, ecc.) che, se non scoperti e trattati in tempo, impediscono il normale sviluppo neuro-visivo dell'apparato oculare, determinando la condizione nota come " ambliopia" o " occhio pigro", situazione in cui l'occhio, anche se riesce a risolvere il problema di partenza, non potrà mai vedere bene, perchè non ha imparato a vedere durante l'età dello sviluppo.





